Vantaggi e svantaggi dello smart working
Lavorare in smart working è una nuova realtà che la pandemia ha fortemente accelerato: se prima erano solo alcune le aziende che prendevano in considerazione di lasciare la libertà di stare a casa ai propri dipendenti, durante i mesi di questa primavera (e per molti anche tutta l’estate) è stata una nuova esigenza data dalla necessità di rimanere in situazioni di sicurezza.
L’emergenza sanitaria è ovviamente ancora in corso e c’è motivo di pensare che per molti lavoratori questo nuovo approccio al lavoro sarà una normalità ancora per diversi mesi. Vediamo quindi quali sono i vantaggi di questo tipo di lavoro, ma anche gli svantaggi che sono ad esso legati.
I Vantaggi dello smart working
- la flessibilità. Lavorare da casa permette di gestire diversamente gli orari, di fare un salto a prendere i figli a scuola, di fare velocemente una lavatrice o la spesa. Non è più necessario fare le commissioni di corsa dopo il lavoro o in pausa pranzo, purché il lavoro venga svolto nei tempi richiesti.
- il tempo risparmiato. Si azzerano i lunghi viaggi sui mezzi di trasporto o in coda in automobile, basta accendere il computer e si è subito operativi.
- Il risparmio su abbigliamento e consumi fuori casa: lavorando da casa, si riducono gli abiti da lavoro necessari, così come l’esigenza di pranzare o fare spuntini fuori, controllando meglio le proprie spese e la propria alimentazione
- Ci si può proporre anche ad aziende più distanti, aumentando le possibilità di lavorare con aziende prima considerate troppo distanti.
- Si può personalizzare al massimo il proprio ambiente di lavoro, scegliendo soluzioni anche originali.
- Si può lavorare da luoghi diversi dalla propria casa, scegliendo posti in cui ci si sente a proprio agio come biblioteche, parchi, bar o locali silenziosi o qualsiasi luogo aiuti la concentrazione.
Svantaggi dello smart working
Non ci sono ovviamente solo vantaggi, vediamo quindi il rovescio della medaglia, che può portare a disagi psicologici anche importanti nei soggetti predisposti:
- La mancanza di stimoli: l’assenza di un capo e di colleghi con cui confrontarsi, può rendere più piatto e monotono il lavoro, portando ad una sensazione permanente di noia.
- L’assenza di confini con il contesto famigliare: soprattutto nel pieno del lockdown, tutti hanno vissuto a stretto contatto con i propri parenti più stretti; genitori, figli, coniugi anch’essi alle prese con il telelavoro o peggio in situazione di stress per la perdita dell’impiego o sotto turni stressanti per le categorie di lavoratori indispensabili. Queste situazioni creano tensioni continue e conflitti, che possono portare ad esplosioni di rabbia e nervosismo.
- L’assenza di un tempo di decompressione: tra il lavoro e la propria vita, di solito il viaggio di andata e di ritorno permettono di prepararsi, di fare mente locale sugli impegni da svolgere e di scaricare da una parte il peso dei problemi famigliari e dall’altra le tensioni per le faccende lavorative. In assenza di tempo nel mezzo, le emozioni negative tendono a fondersi e a sommarsi.
- Assenza di routine: le persone meno metodiche e organizzate, sicuramente avranno più difficoltà ad organizzare il lavoro, creando ritardi e confusione tra i compiti da svolgere su più livelli casa/ufficio.
Cosa fare quando ci si sente a disagio a lavorare da casa
Quando ci si sente troppo isolati, è bene cercare il confronto con capi e colleghi, oppure, se si lavora da soli, organizzare eventi piacevoli con parenti e amici. Se le tensioni in famiglia e le assenze di confini disturbano il proprio lavoro, se possibile cercare di lavorare in orari in cui anche gli altri membri della famiglia hanno altre occupazioni oppure recarsi in altri luoghi dove lavorare in pace. Ritagliarsi un piccolo spazio con i propri appunti di lavoro (anche un vassoio può andar bene) per non dover sempre mettere via ogni oggetto se per esempio si occupa uno spazio comune come il tavolo della cucina o del salotto.
Ovviamente, se la sensazione di tristezza, depressione, mancanza di motivazione e noia dovesse divenire eccessiva, è bene chiedere aiuto ad un terapeuta esperto per affrontare meglio questo cambiamento.
NOTA: le informazioni di cui sopra sono a scopo informativo. Le informazioni fornite nel presente documento non devono essere utilizzate durante alcuna emergenza medica o per la diagnosi o il trattamento di qualsiasi condizione medica.
DICHIARAZIONE DI NON RESPONSABILITÀ: queste informazioni non devono sostituire la ricerca di cure mediche professionali e responsabili.