“A volte il dolore è una gioia mortificata, il dolore è profondo ma la gioia è più profonda del dolore più profondo”

Il processo terapeutico è sia un processo evolutivo che un processo di sintesi.

Meditazione sulla terapia

Ascoltando il gruppo:

• Incontro, imprevedibilità, empatia, amore, voler guarire, essere visto attraverso gli occhi benevoli dell’altro, sintesi nuove, intuizione.
• Relazione, sentire, intuizione, ascolto che va oltre il semplice sentire ossia comprensione profonda, accoglienza dell’altro.
• Amore incondizionato, caratteristiche del paziente (volontà di cambiamento, accettazione di sé, capacità di perdonarsi, volontà e presenza, capacità di affidarsi).
• Motivazione e consapevolezza, regole del setting, invio, umiltà e giusto limite, esserci emotivamente, ascolto pieno e partecipe.
• Relazione, riconoscimento, cura, calore, accettazione, crescita, consapevolezza, volontà, empatia.
• Aiutare, esserci totalmente, Amore, accettazione, compassione, relazione, andare oltre.
• Pace interiore, amare la vita, conoscere il dolore, strumento dell’universo, percorso, luce.

Per poter accogliere l’altro è necessario fare silenzio, fare il vuoto dentro di noi, non si tratta comunque di assenza di coscienza ma di un momento di profonda empatia nel quale risalta la relazione in una realtà di identità differenti ben definite.

L’accettazione va intesa in senso “attivo”, non vuol dire “rassegnarsi a”.

In una relazione terapeutica ciò che guarisce è quello che il paziente realmente porta nella relazione terapeutica.
Se il paziente non investe nulla non ci saranno né guarigione né evoluzione. Nella terapia vanno individuati e sottolineati tutti i contenuti importanti in modo che possano essere affrontati nella relazione terapeutica.
Il cambiamento reale duraturo nel tempo origina dalla sinergia fra consapevolezza e volontà.

Nel prossimo articolo approfondiremo ulteriormente il setting e processo psicoterapeutico.