Setting e processo psicoterapeutico – Quarta parte
Il terapeuta
Non è il terapeuta che cura il paziente e non è nemmeno il paziente che si auto-cura, sono entrambi intermediari della vita che è il fattore realmente curativo.
Il terapeuta deve essere:
- Presente
- Non invadente
- Non invaso
È importante essere abbastanza vicini al paziente per non farlo sentire solo ma essere anche abbastanza distanti da non spaventarlo (equilibrio fra empatia e disidentificazione).
Punti chiave dell’essere terapeuti:
- Uso appropriato del linguaggio e assunzione di responsabilità dei contenuti
- Funzione appellativa ( appellarsi alla parte sana del paziente)
- Riconoscimento del Sé nell’altro
- Consonanza
- Autenticità
- Capacità di dialogo, facilitazione della comunicazione
- Innocuità
- Volontà di guarire (da entrambe le parti)
- Fiducia nella possibilità di guarigione
- Dignità e sacralità della missione
- Disidentificazione dal proprio ruolo di terapeuti
- Umiltà (da entrambe le parti)
- Compatibilità col paziente
- Compatibilità della scala dei valori
- Visione positiva della vita
- Disponibilità ad accrescere il proprio livello auto-formativo in relazione al paziente
Il paziente partecipa con il suo microclima, le sue caratteristiche influenzeranno la relazione terapeutica ed egli assumerà il ruolo di co-terapeuta di se stesso.
Fasi della relazione terapeutica
- Transfert – contro-transfert
- Terapia vera e propria
- Fase paritaria
- Scioglimento del rapporto
Gli obiettivi della terapia sono la risoluzione del problema e lo scioglimento della relazione terapeutica.
Nel prossimo articolo approfondiremo ulteriormente il setting e processo psicoterapeutico.
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