I traumi infantili condizionano il tipo di attaccamento?

Il trauma è definito come un “evento al di fuori della normale esperienza umana”.

Questi eventi sono generalmente emotivamente dolorosi, angoscianti e sopraffanno l’abilità di una persona di far fronte, lasciandolo impotente. Sentirsi impotenti è un concetto importante quando si cerca di capire il trauma – specialmente quando lo si applica ai traumi nei bambini.

Talvolta è la stessa la relazione di attaccamento ad essere un trauma, molto spesso si pensa al trauma solo come il risultato di uno specifico “evento”. Ma è altrettanto probabile che  un trauma che avviene nella prima infanzia possa  ricadere sotto quello che viene definito stress traumatico cronico, specialmente nelle situazioni in cui i bambini sono esposti a ripetuti abbandoni, abusi e maltrattamenti, o in caso di trascuratezza psicologica.

Alla luce di tali premesse possiamo dire che un trauma condizioni la tipologia di attaccamento?

Secondo lo studio condotto da Main, Morgan e Liotti possiamo dire che i traumi vissuti dai bambini dovuti a relazioni che hanno instaurato con la loro figura di riferimento che sfuggiva alla loro comprensione, era poco funzionale oppure  fonte di sofferenza o dubbi, possono dar luogo a schemi di attaccamento disorganizzati con comportamenti di evitamento e di approccio contraddittori nei confronti delle figure di riferimento

Sappiamo inoltre che l’attaccamento disorganizzato nella prima infanzia è stato collegato a successivi deficit della mentalizzazione (cioè, comprensione dei propri stati mentali ed emotivi altrui), dissociazione e disturbi della salute mentale.

Il trauma spesso è troppo grande per il bambino che non è in grado di esprimerlo, ma rimane una traccia all’interno della sua mente.

Fortunatamente, le persone che hanno subito un trauma relazionale o da attaccamento possono ricevere un trattamento che conduce a un percorso di recupero vero e duraturo, raggiungendo una maggiore sicurezza nell’attaccamento.

 

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