La Terapia Cognitivo Comportamentale
Cos’è la Tarapia Cognitivo-Comportamentale (TCC)?
La terapia Cognitivo – Comportamentale mira a cambiare i modelli di pensiero, le convinzioni, gli atteggiamenti e, in definitiva, il comportamento al fine di aiutarci ad affrontare le difficoltà e ad agire in modo più efficace verso gli obiettivi.
Il fondatore di Cognitive Behavioral Therapy è uno psichiatra di nome Aaron Beck , un uomo che praticò la psicoanalisi fino a quando non notò la prevalenza dei dialoghi interni nei suoi clienti e comprese quanto forte potesse essere il legame tra pensieri e sentimenti.
Ha rimodellato la terapia che praticava per aiutare i suoi pazione affinchè identificassero, comprendessero e gestissero i pensieri e le emozioni che si presentavano durante il giorno.
Beck scoprì che una combinazione di terapia cognitiva, ovvere un intervento sul modo in cui le persone pensano e unita a tecniche comportamentali, quindi su come le persone agiscono, produceva migliori risultati per i suoi clienti. Nel descrivere e perfezionare questa nuova terapia, Beck pose le basi della più popolare e influente forma di terapia degli ultimi 50 anni.
Questa forma di terapia non è pensata perchè duri per tutta la vita del paziente, ma si concentra maggiormente sull’aiutare i pazienti a raggiungere i loro obiettivi nel prossimo futuro. La maggior parte dei trattamento TTC dura da cinque a dieci mesi, con sessioni da 50 a 60 minuti a settimana.
La terapia cognitivo comportamentale è un approccio pratico che richiede sia al terapeuta che al paziente di partecipare attivamente. Il terapeuta e il paziente lavorano insieme come una squadra per identificare i problemi che il paziente sta affrontando, trovare nuove strategie per affrontarli e pensare soluzioni positive (Martin, 2016).
Nella TTC, i problemi sono suddivisi in cinque aree principali:
- situazioni
- pensieri
- emozioni
- sentimenti fisici
- Azioni
La TTC si basa sul concetto che queste cinque aree sono interconnesse e si influenzano a vicenda. Ad esempio, i pensieri su una certa situazione possono influenzare il modo in cui ci si sente sia fisicamente che emotivamente, così come il modo in cui si agisce.
Perchè la TTC è diversa?
- pragmatica: aiuta a identificare problemi specifici e cerca di risolverli
- altamente strutturata: piuttosto che parlare liberamente della tua vita, tu e il tuo terapeuta discutete di problemi specifici e stabilite degli obiettivi da raggiungere
- incentrata sui problemi attuali: si occupa principalmente di come pensi e agisci ora piuttosto che tentare di risolvere i problemi del passato
- collaborativo: il tuo terapeuta non ti dirà cosa fare; lavoreràcon te per trovare soluzioni alle tue attuali difficoltà
Placare i pensieri negativi
Esistono modi funzionali e disfunzionali di reagire a una situazione, spesso determinati dal modo in cui si pensa.
Ad esempio, se il un matrimonio finisce in divorzio, si potrebbe pensare di aver fallito e di non essere in grado di avere un’altra relazione significativa.
Questo potrebbe portare a sentirsi senza speranza, solo, depresso e stanco, quindi smettere di uscire e incontrare nuove persone. Ritrovandosi intrappolato in un ciclo negativo.
Piuttosto che accettare questo modo di pensare, si può accettare la fine del matrimonio, imparare dagli errori e andare avanti e sentirsi ottimista riguardo al futuro.
Questo ottimismo potrebbe aiutare a diventare più socialmente attivo e sviluppare una nuova cerchia di amici.
Questo è un esempio semplificato, ma illustra come certi pensieri, sentimenti, sensazioni fisiche e azioni possano intrappolare in un ciclo negativo e persino creare nuove situazioni che ci fanno sentire peggio.
La TTC mira a fermare cicli negativi come questi abbattendo cose che fanno stare male, che rendono ansiosi o spaventati. Rendendo i problemi più gestibili, la TTC può aiutare a cambiare gli schemi di pensiero negativi e migliorare il modo di sentire le emozioni.
La TTC può aiutare ad arrivare a un punto in cui puoi affrontare i problemi senza l’aiuto di un terapeuta.