Disturbi del sonno
I disturbi del sonno, comunemente detti “Insonnia” possono manifestarsi in varie forme:
- Difficoltà ad addormentarsi;
- Risvegli frequenti durante la notte con conseguente difficoltà a riaddormentarsi;
- Risvegli precoci al mattino.
Non è solo la difficoltà ad addormentarsi, quindi, ma anche la difficoltà a rimanere addormentati a lungo, privando così la persona (e il cervello) del tempo necessario per un sonno ristoratore.
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Cause fisiche dei disturbi del sonno
L’insonnia è perlopiù dovuta ad un aumento della secrezione di cortisolo e, di conseguenza, ad una attività eccessiva del sistema di risposta allo stress. A lungo andare, questa iper attivazione può innescare a livello fisico tutte le problematiche dovute ad una esposizione cronica allo stress: ipertensione, diabete da steroidi, danneggiamento del tessuto muscolare, disturbi psichiatrici e depressione del sistema immunitario.
Sintomi e conseguenze dei disturbi del sonno
Al di là del sintomo principale, ossia l’assenza di sonno o l’incapacità di dormire o riaddormentarsi, nelle persone affette da disturbi cronici del sonno, si possono presentare tutta una serie di sintomi collaterali, ma ben identificabili:
- I livelli di ormoni dell’appetito aumentano, causando spesso un aumento di peso
- Diminuzione della capacità di svolgere compiti complessi, soprattutto nei casi che coinvolgono attenzione e memoria
- Perdita di interesse, motivazione ed energia.
- Compromissione della produttività lavorativa
- Maggiore probabilità di coinvolgimento in incidenti stradali
- Diminuita concentrazione
- Stanchezza,
- Disturbi dell’umore e disforia. (irritabilità, confusione, rabbia)
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Trattamenti dei disturbi del sonno
Essendo il disturbo dell’insonnia strettamente collegato ai principali disturbi dell’umore, è tutt’oggi difficile capire se si presenta come disturbo primario o secondario (se è l’insonnia a causare irritabilità, ansia e depressione o viceversa) ma tutti gli studi concordano sul fatto che trattando il disturbo dell’insonnia, si ottengono miglioramenti sia nel campo della qualità del riposo che sulle problematiche legate all’umore.
Soprattutto nei casi di patologie croniche, il trattamento non farmaceutico è il più consigliato, poiché non si limita a sopprimere il sintomo, ma di fatto è coadiuvante nella risoluzione del problema. La terapia senza farmaci più accreditata è il Trattamento Cognitivo-Comportamentale dell’insonnia (CBTi – Cognitive-Behaviour Therapy for insomnia).
Negli ultimi anni diverse ricerche hanno dimostrato che anche la Mindfulness può essere efficace nel trattamento dell’insonnia se integrata alla CBTi.
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NOTA: le informazioni di cui sopra sono a scopo informativo. Le informazioni fornite nel presente documento non devono essere utilizzate durante alcuna emergenza medica o per la diagnosi o il trattamento di qualsiasi condizione medica.
DICHIARAZIONE DI NON RESPONSABILITÀ: queste informazioni non devono sostituire la ricerca di cure mediche professionali e responsibili.