6 pregiudizi sulla psicoterapia
Esistono ancora molto pregiudizi sulla psicoterapia e sul confrontarsi con un terapeuta. Occuparsi delle proprie emozioni, comprendere il proprio disagio e cercare aiuto può essere difficile quando ci sono così tanti segnali “negativi” che il mondo rimanda nei confronti di questo approccio. Vediamoli insieme e sfatiamoli uno per uno.
Lo psicologo è per i matti
Purtroppo esiste ancora una vera e propria reticenza nei confronti della salute mentale. Andare dal medico quando si sta male è normale, ma non altrettanto occuparsi delle proprie emozioni.
In realtà la mente ha bisogno di cure e attenzioni quanto il corpo, soprattutto in momenti delicati che possono portare a degli squilibri emozionali, ma ciò non significa essere matti, anzi! Spesso chi si reca in terapia ha una buona consapevolezza di sé e si rende conto che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe, correndo saggiamente ai ripari. Chi invece si rifiuta di chiedere aiuto, spesso non riesce ad ammettere di avere un problema, ed è quindi ancora ben lontano dal risolverlo.
Non voglio parlare di cose personali con un estraneo
Il terapeuta deve essere un estraneo proprio per avere il sufficiente distacco dal problema. Non essendo coinvolto, la sua percezione delle problematiche sarà più ampia e meno viziata da pregiudizi dovuti a relazioni d’affetto. Il terapeuta, inoltre, riceve una formazione volta proprio ad assicurare la creazione di un clima in cui sentirsi sicuri e liberi di esprimersi.
Parlo già con i miei amici
Un terapeuta non è un amico e un amico non è un terapeuta.
Un terapeuta ha alle spalle anni di formazione e di studi per imparare ad ascoltare e fornire i giusti spunti per permettere al paziente di comprendere il proprio problema e affrontarlo, attraversando diversi stadi e momenti di “insight”. Gli amici possono chiaramente fornire un valido supporto emotivo e affettivo, ma non possono sostituire il terapeuta nella guida del paziente attraverso il suo personale percorso di risoluzione dei problemi.
Non ho tempo/Costa troppo
Sempre più spesso le vite moderne sono dense di avvenimenti di varia natura che impattano a livello più o meno profondo sulla psiche.
Effettivamente intraprendere un percorso terapeutico richiede tempo e soprattutto impegno attivo da parte del paziente, che deve avere la volontà di comprendere e risolvere i suoi problemi. La terapia in quanto percorso richiede un tempo più o meno a lungo, che sarà variabile in base a ciascuna situazione. Dedicare del tempo ad una terapia quando ci si accorge dell’insorgenza di un problema si rivela spesso un ottimo investimento sulla propria serenità futura. Inoltre, occuparsi in tempo delle problematiche insorgenti permette sicuramente di trovare una soluzione ai propri problemi in meno tempo e con costi minori.
Ci sono già andato e non è servito
Non tutti gli psicoterapeuti sono uguali ed ovviamente non tutti hanno lo stesso approccio. Anche se è una relazione professionale, è necessario che si instauri un clima di fiducia da parte del paziente e che si inneschi il giusto “feelings” adatto a far sentire il paziente libero di esprimersi. Se una terapia non ha funzionato per questi motivi è necessario certamente valutare la scelta di un nuovo terapeuta.
Non voglio essere giudicato
Il terapeuta non deve in alcun modo giudicare il paziente. La relazione che si va a creare deve avere la giusta dose di empatia e distacco proprio per permettere al paziente di potersi esprimere liberamente e portare a galla il problema, senza che questi si senta in alcun modo giudicato.
Conclusioni
Questi sono solo alcuni dei messaggi più o meno negativi di cui ci convinciamo o che riceviamo dal mondo esterno riguardo il prendersi cura della propria mente e delle proprie emozioni. A volte sono solo convinzioni passeggere, altre invece sono veri e propri blocchi e resistenze che ci poniamo pur di non affrontare i nostri problemi, ed in quest’ultimo caso in particolare è giusto chiedersi se il tentennamento a rivolgersi ad un terapeuta professionista sia solo un modo come un altro per ignorare ancora un po’ le nostre preoccupazioni.
NOTA: le informazioni di cui sopra sono a scopo informativo. Le informazioni fornite nel presente documento non devono essere utilizzate durante alcuna emergenza medica o per la diagnosi o il trattamento di qualsiasi condizione medica.
DICHIARAZIONE DI NON RESPONSABILITÀ: queste informazioni non devono sostituire la ricerca di cure mediche professionali e responsabili.